Vivaldi 6.7 riduce il consumo di memoria

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Vivaldi 6.7 riduce il consumo di memoria

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La software house fondata da Jon von Tetzchner (co-fondatore ed ex CEO di Opera) ha annunciato la disponibilità di Vivaldi 6.7 per Windows, macOS e Linux. La nuova versione del browser include la funzionalità Memory Saver che permette di ibernare le schede non utilizzate per risparmiare memoria. Altre novità riguardano Feed Reader, Workspace, esportazione di dati e visualizzazione “split screen” su Mac.Memory Saver e altre novità
La navigazione a schede permette di aprire numerose pagine web, ma comporta un consumo crescente di RAM. Grazie a Memory Saver, Vivaldi può ibernare automaticamente le schede non utilizzate, liberando memoria che verrà assegnata alla schede attive. Lo streaming non verrà quindi interrotto e i giochi saranno più fluidi.

Gli utenti possono anche scegliere le impostazioni manuali, ovvero la disattivazione delle schede dopo 1, 2, 3 o 6 ore. Per riattivare le schede e quindi ricaricare il contenuto è sufficiente aprirle in primo piano. La software house sottolinea però che alcune schede, come quelle con audio o video in riproduzione e con moduli parzialmente riempiti non verranno disattivate.

La seconda novità riguarda il Feed Reader. Diversi siti hanno un feed, ma non è facilmente individuabile. Il Feed Reader rileva automaticamente il feed e mostra il pulsante per seguire gli aggiornamenti nella barra degli indirizzi.


Vivaldi ha inoltre velocizzato la creazione dei Workspace (gruppi di schede suddivise per categoria). Ora è sufficiente selezionare le schede con la combinazione Ctrl+clic (Command+clic su macOS) e scegliere l’opzione nel menu contestuale (tasto destro del mouse).

Utilizzando la funzionalità di esportazione è possibile esportare anche password e feed, mentre la modalità “split screen” (visualizzazione di due o più schede affiancate) è stata estesa ai Mac. Oltre che per Windows, macOS e Linux, il browser è disponibile per Android e iOS.

Fonte: Vivaldi
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Pubblicato il
28 apr 2024
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Opera Aria genera immagini e legge le risposteApp e Software Browser Business AI
Opera Aria può generare immagini a partire da una descrizione testuale e leggere le risposte a voce alta (al momento solo in Opera One Developer).
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La software house norvegese ha annunciato due importanti novità per il suo chatbot integrato nelle varie versioni del browser. Opera Aria permette ora di generare le immagini a partire da un input testuale e può leggere le risposte a voce alta. Queste novità sono al momento disponibili agli sviluppatori tramite Opera Developer. Gli utenti possono testare Aria in Opera One (desktop e mobile). In futuro potranno scegliere tra oltre 150 modelli.


Nuovo AI Feature Drops
Le novità fanno parte del programma AI Feature Drops, avviato all’inizio di marzo, che prevede il rilascio di funzionalità sperimentali basate sull’intelligenza artificiale generativa per Opera One. L’accesso è riservato agli sviluppatori che forniranno i feedback prima della distribuzione generale.

La software house sfrutta i modelli GPT di OpenAI per le normali conversazioni. Per la generazione delle immagini viene utilizzato il modello Imagen 2 di Google. L’utente deve inserire un prompt (input) specificando l’intenzione di generare un’immagine e aggiungendo una descrizione testuale, ad esempio “Crea un’immagine di un cane in vacanza sulla spiaggia mentre beve un drink“.

Opera Aria - generazione immagini

Se l’immagine non è quella desiderata è possibile rigenerarla cliccando sul terzo pulsante mostrato in alto a destra. È quindi possibile chiedere ad Aria di modificare l’immagine, senza ripetere il prompt completo. C’è tuttavia il limite di 30 immagini al giorno.

La seconda funzionalità è utile soprattutto per gli utenti con problemi visivi. Cliccando sul primo pulsante in alto a destra, il chatbot legge il testo della risposta a voce alta. In questo caso viene utilizzata la versione base del modello Wavenet di Google. Opera Aria è accessibile dalla barra laterale o linea di comando (Ctrl + / o Cmd + /).

Vivaldi ha inoltre velocizzato la creazione dei Workspace (gruppi di schede suddivise per categoria). Ora è sufficiente selezionare le schede con la combinazione Ctrl+clic (Command+clic su macOS) e scegliere l’opzione nel menu contestuale (tasto destro del mouse).

Utilizzando la funzionalità di esportazione è possibile esportare anche password e feed, mentre la modalità “split screen” (visualizzazione di due o più schede affiancate) è stata estesa ai Mac. Oltre che per Windows, macOS e Linux, il browser è disponibile per Android e iOS.




via/https://www.punto-informatico.it/
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