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Linguaggi di programmazione per i piu piccoli

Inviato: gio feb 06, 2020 8:17 am
da openresource

Scratch

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Il primo linguaggio di programmazione che prendiamo in considerazione è quello supportato da Scratch, un ambiente di programmazione gratuito ed accessibile tramite web che sfrutta un paradigma visuale a blocchi. In sostanza, realizzare un programma con Scratch significa mettere insieme diversi blocchi funzionali, interconnessi tra loro, ognuno dei quali corrisponde ad una specifica primitiva di programmazione. Esistono blocchi corrispondenti ai vari costrutti condizionali ed iterativi (spesso implementati come if, for e while), così come meccanismi che permettono la manipolazione di variabili, nonché blocchi funzionalmente più complessi che integrano diversi aspetti (e che potrebbero essere paragonati alle funzioni delle varie librerie standard).

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https://www.html.it/guide/scratch-guida ... terattivi/

App Inventor

Mentre Scratch permette di realizzare sostanzialmente applicazioni per ambienti desktop, App Inventor è un ambiente di programmazione concettualmente simile, pensato per consentire la realizzazione semplificata di applicazioni mobile, in grado di essere eseguite su dispositivi Android. Creato da Google (ma ora anch’esso di proprietà dell’MIT)

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Originariamente pensato per facilitare la creazione di semplici applicazioni per Android a chi avesse skill di programmazione molto basilari, App Inventor si è presto rivelato molto utile anche per lo sviluppo del computational thinking nei più piccoli. Come si vede dalla figura precedente, la grafica dell’interfaccia è molto semplice ed intuitiva, basata anch’essa sul drag-and-drop di blocchi funzionali (sfruttando un linguaggio di programmazione visuale chiamato Blockly), in maniera del tutto analoga a quanto già discusso per Scratch.

https://download.html.it/tutorial/app-i ... ed-esempi/

Alice

Sulla falsa riga dei precedenti ambienti di sviluppo si posiziona anche Alice, sviluppato e supportato da un altro grande istituto di ricerca statunitense, la Carnegie Mellon University. Scritto in Java, anch’esso permette di utilizzare e combinare blocchi funzionali per realizzare applicazioni più complesse, ed eventualmente anche visuali.

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