Internet e bambini: tutti i consigli per una navigazione sicura

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Internet e bambini: tutti i consigli per una navigazione sicura

Messaggio da openresource

In un’epoca in cui i nostri figli hanno accesso a PC, tablet e smartphone in età da scuola dell’infanzia, per i genitori si pone il problema di garantire la sicurezza dei bambini su Internet. Il ricorso a filtri di parental control per bloccare l’accesso a contenuti non adatti ai minori è necessario ma non sufficiente. Per offrire ai bambini una navigazione sicura in Internet dobbiamo fare di più. Cosa?
Che i bambini siano connessi a Internet in età sempre più precoce non è un luogo comune del tipo “non esistono più le mezze stagioni”. È vero. Secondo Save the Children, più della metà dei bambini italiani tra i 6 ei 10 anni naviga in Internet tutti i giorni, e lo fa da casa solo nel 54% dei casi. Vuol dire che il resto lo fa da uno smartphone! Questo dati sono confermati da quello che ci dice la ricerca 2018 sull’accesso a Internet dei ragazzi italiani promossa all’interno del progetto UE KIds on line: già a partire dai 9 anni i bambini trascorrono almeno un’ora e mezzo su Internet, e il 51% dei bambini di 9 e 10 anni accede alla Rete dal proprio smarphone.

In un contesto simile, è evidente che noi genitori non possiamo limitarci a vietare. Assicurare la sicurezza dei bambini su Internet significa insegnare ai bambini le regole di una navigazione sicura in Internet: prevenirli sui rischi, vigilare e regolamentare. E stabilire regole condivise con la baby sitter abituale o con la baby sitter a chiamata, o con i nonni che si occupano di tuo figlio mentre tu sei al lavoro.

I rischi della rete per i giovani
I risultati della ricerca di UE Kids mostrano che i rischi di Internet per i bambini sono connessi al fatto di venire esposti a contenuti e interazioni a cui non sono pronti. Sia perché inappropriati rispetto all’età, sia perché nessuno li aveva mai messi in guardia sui pericoli connessi all’uso della Rete. Ancora secondo la ricerca UE Kids 2018, fra i rischi ci sono la visione di contenuti inappropriati (soprattutto quelli legati all’ostilità e al razzismo), l’hate speech (cioè il fatto di essere minacciati, denigrati o interpellati in modo aggressivo offensivo), l’esposizione a materiali pornografici e il sexting (tentativo di organizzare un appuntamento nella vita reale a scopo sessuale). Più nel dettaglio:

il 13% dei bambini di 9-10 anni ha fatto su Internet un’esperienza che li ha turbati o fatti sentire a disagio
19% dei ragazzi fra i 9 e i 17 intervistati è stato testimone di episodi di cyberbullismo
31% dei ragazzi di 11-17 anni ha visto online messaggi d’odio o commenti offensivi
7% dei ragazzi di 11-17 anni ha ricevuto messaggi sessuali
31% di ragazzi di 9-17 anni è stato esposto a contenuti pornografici
È chiaro che, in questa situazione, spetta ai genitori (e poi alla scuola) insegnare ai bambini a navigare in Internet. Settare tutti i dispositivi con filtri per la protezione on line dei minori (parental control), certamente. Ma anche parlare e dedicare del tempo ai bambini. Mettere in guardia contro i comportamenti pericolosi, insegnare le buone pratiche, stabilire un dialogo di fiducia (che tornerà buono alla bisogna!). E bisogna farlo da subito, visto che a 6 anni i nostri figli già sono in Rete!

Sicurezza dei bambini su Internet: il ruolo del genitore
La protezione on line dei bambini passa per accorgimenti tecnici (li vedremo in seguito) e per un’azione educativa, di informazione e di controllo. Quello che puoi fare è innanzittuto dare un quadro generale: distinguere fra pubblico e privato; spiegare che Internet non è la terra di nessuno ma si è responsabili delle proprie azioni lo stesso; avvertire sui pericoli dei profili falsi.

La Polizia postale ha stilato un vademecum per la navigazione sicura dei minori su Internet, destinato ai genitori. In questo modo possiamo tutti avere un atteggiamento attivo per proteggere i bambini da internet. Ecco una sintesi dei consigli della Polizia Postale:

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In effetti, il consiglio più importante è uno solo: Non lasciare da soli i bambini in un ambiente popolato da adulti.

via/ https://www.sitly.it/

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